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lunedì, dicembre 18, 2006

Televisione

C'era una volta la TV di Stato. Grigia, lottizzata, politicizzata, censuratrice di gambe ed ombelichi.
Un bel giorno nasce la TV privata principalmente per merito di Silvio berlusconi.
E' stato un bene per i cittadini italiani.

Per i primi quindici anni l'arrivo di un nuovo attore nell'ambito televisivo ha portato anche la RAI a svecchiare la programmazione, a lanciare nuove idee, a far funzionare meglio il cervello dei creativi. Trasmissioni come “Drive In” e “Blob”sono state tra quelle che hanno portato una ventata di novità nei palinsesti. I due “poli televisivi” si sono combattuti a colpi di programmi a volte ben riusciti a volte meno ma comunque continuando a proporre nuove idee all'audience.

Ed ora dove siamo arrivati? Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito all'appiattimento dell'offerta, quasi che le sei reti nazionali siano parte dello stesso gruppo. Se prima avvenivano sfide sull'onda dello share, adesso vediamo che le TV si dividono la programmazione per non disturbarsi.
Addirittura ci sono serate in cui le SEI SORELLE fanno partire la pubblicità allo stesso momento. Questo è un bruttissimo segno: invece di tentare di “rubare” spettatori all'altra rete si preferisce agire di conserva. Usando una parafrasi calcistica si preferisce fare melina per arrivare al pareggio invece di tentare qualcosa per la vittoria. Le TV si sono adagiate sugli allori che ora paiono invero un po' rinsecchiti. Il solito paradosso italiano per cui la concorrenza invece di spingere verso le novità, appiattisce il panorama.

Da nuovi programmi che venivano a volte cassati a volte premiati dall'opinione pubblica che aveva comunque la scelta di altri canali siamo passati a programmi fotocopia con presentatori fotocopia ed ospiti fotocopia. In questa malinconica situazione assistiamo al continuo e vergognoso riproporsi degli stessi personaggi senza poter scegliere altro che spegnere l'apparecchio.
Ed è in questo humus che si spiega la santificazione di personaggi tipo Fiorello che considero un bravo artista ma che veramente è oramai impossibile non vedere in qualunque trasmissione, TG compresi a qualunque ora del giorno e della notte.

Concludo con l'elenco dei personaggi evidentemente famosi (visto che ne sparlano mentre scrivo questo blog) su RAI1 al programma di Cucuzza, tutte facce nuove che si presentano, chissà se a pagamento a raccontare gli affaracci loro: Alessia Fabiani, Funari, Bobo Vieri, D'Alessio e la Tatangelo, Aida Yespica, la Ventura, Bettarini, qualcuno di “Ballando sotto le stelle” di cui mi è sfuggito il nome, la Lecciso, Michele Canfora(l'ex marito di Barbara d'Urso), Kabir Bedi.

Ma chi profumatamente pagato decide il palinsesto crede che ai cittadini importi gli affari di tali personaggi?