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giovedì, dicembre 21, 2006

Democratici di sinistra

Mi arriva ora una newsletter dei Democratici di Sinistra.

A parte che non l'ho mai richiesta quello che mi fa più arrabbiare è la lettura della postilla tipica degli spammers ignoranti:

Se vuoi essere rimosso dalla mailing list dei Democratici di Sinistra scrivici "cancella". Questo messaggio non può essere considerato spam poiché non ha scopi commerciali, non proviene da mailing list preimpostate ed include la possibilità di essere rimosso da ulteriori invii di posta elettronica. E' stato inviato a chi è inserito nel nostro indirizzario come possibile interessato ai vari temi trattati, perchè ne ha fatto richiesta diretta, perchè segnalato da un amico o perchè l'indirizzo è disponibile nei vari siti internet pubblici. In osservanza della legge 675/96 sulla privacy, nel caso non si volesse ricevere ulteriori comunicazioni, si è pregati di rispondere a questa mail specificando nell'oggetto: "cancellazione"
 
Se la leggete bene vedrete che non ha senso:

-Decidono loro cosa deve essere considerato spam.
-Non sono inserito nel loro indirizzario ed in ogni caso come hanno deciso che mi possano interessare i temi trattati?
-Non ne ho fatto richiesta diretta
-Se mi ha segnalato un amico, e non lo credo, che diritto hanno di spedirmi una newsletter?
-Sicuramente il mio indirizzo è compreso in vari siti internet pubblici e questa è la cosa più grave: a parte le varie pronunce del garante della Privacy, il fatto di essere inclusi in un qualunque sito internet non autorizza chicchessia a mandare newsletters. Un po' come se il fatto di essere sugli elenchi telefonici autorizzi un terzo a subissarti di telefonate.
 -Si cita la legge 675/96 che è già stata sostituita ed integrata da un'altra norma, la legge 196/03.

Certo, questa è una stupidaggine ma da il senso di quanto siano lontane le istituzioni, i partiti, la cosa pubblica dai cittadini normali che a causa di questa legge hanno dovuto spendere denari e molte volte assumere esperti ed aggiornare il parco PC per essere in regola con la legge sulla privacy.
Infatti noi mortali se non ottempriamo alle direttive sulla privacy della legge 196/03 rischiamo l'arresto fino a due anni ed un'ammenda da 10.000 a 50.000 euro.
Loro invece spediscono newsletters.