Deputati, droga e privacy
Il servizio delle Iene non trasmesso ieri sera sui Deputati che hanno fatto
uso di droghe nelle ultime trenta ore lascia aperti due problemi:
L'uso di dati biometrici da parte di terze persone non autorizzate e l'uso di
droghe da parte dei cittadini.
E' assolutamente inconcepibile come si possa fare uso di dati sensibili come la
lettura del DNA. Nonostante questo servizio serva ad aprire gli occhi su una
realtà sconosciuta spero che in futuro non sia permesso a nessuno di catalogare
i cittadini a seconda dello stato di salute o della possibilità di contrarre
malattie in futuro. Viviamo già in una realtà molto vicina a quella di 1984 di
Orwell, non vorrei fare un altro passo verso scenari che solo pochi anni fa
sarebbero sembrati fantascientifici.
In ogni caso mi risulta che già da tempo alcune banche facciano segretamente
alcuni tests biometrici ai neo-dipendenti senza che nessuna abbia a fiatare.
Chissa se qualcuno in possesso di prove concrete ha voglia di venire allo
scoperto?
La salute fa parte della sfera privata e come tale è intoccabile.
Per quanto riguarda l'uso di droghe ancora una volta affiora il sospetto che
tutti i cittadini siano uguali ma alcuni siano "più uguali" di altri.
Quanta fretta nella decisione del garante della privacy. Come per le
intercettazioni telefoniche è parso ai cittadini che la politica si muova molto
velocemente solo quando si tratta di preservare i propri interessi.
A voler pensare male mi viene in mente che come per altri problemi come il
divorzio, le coppie di fatto, la fecondazione assistita i nostri politicanti
predichino bene e razzolino male. E' stata varata una legge solo pochi mesi fa
che equipara le cosiddette droghe pesanti allo spinello. Un errore madornale.
Passa il messaggio che eroina, cocaina o cannabis siano sullo stesso piano.
Oltretutto con qualche spinello si va in galera mentre delinquenti patentati
stanno beati in giro grazie ad un'altra invenzione degli Einstein che ci
governano, il famigerato indulto.
Ai nostri politicanti pare interessare poco, visto che evidentemente si danno a
baccanali a base di cocaina e spinelli con le spalle coperte dall'immunità
parlamentare.
Rimane il fatto che sul campione testato(che non ha certo valore scientifico) circa il 30 per cento dei deputati ha fatto uso di droghe nelle ultime 30 ore. Una percentuale altissima. Se il Parlamento è lo specchio del Paese siamo messi proprio male.
1 Commenti:
Anch'io ritengo che fare un test del genere a "tradimento" sia deplorevole, perché apre le porte a molti abusi.
Detto questo, ammetto che non mi stupisce il risultato di quel controverso test, anzi, è proprio in certi ambienti "altoborghesi" che le droghe scorrono a fiumi.
Sì, siamo messi male.
Romy
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