1954 : bomba atomica sui soldati dell'armata russa
Nel 1954 l'Unione Sovietica sperimento' la bomba atomica sui soldati
dell'Armata Rossa!
Quanti oceani di sangue sovietico sono stati versati in nome dell'ideale
comunista? Ricordiamo solo alcuni dei momenti piu' drammatici della storia
dell'Unione Sovietica caratterizzati da vere e proprie ecatombe di vite umane:
la guerra civile susseguente alla Rivoluzione d'ottobre, la collettivizzazone
forzata e la relativa fame organizzata dal regime comunista negli anni '30, le
purghe staliniane degli anni 1937/38, i milioni di cittadini sovietici spariti
nei labirinti dei gulag, la deportazione in Siberia di intere classi sociali e
popoli, nonche' la Seconda guerra mondiale, o meglio, come viene definita in
Russia, la Grande guerra Patriottica.
Bene o male, pero', tutti questi avvenimenti storici sono conosciuti non solo da
noi in Italia ma in tutto il mondo occidentale; decisamente meno conosciuta e'
invece l'operazione denominata in codice "Fiocco di neve", avvenuta in Unione
Sovietica il 14 settembre 1954, i cui documenti ufficiali sono stati tenuti
segreti e ben nascosti dal regime comunista sino all'epoca gorbacioviana.
La "mente" dell'ennesimo genocidio del regime comunista sovietico nei confronti
della propria gente, non poteva essere che il sanguinario compagno Stalin il
quale, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, spaventato a morte
dalla potenza bellica statunitense culminata col lancio delle due atrocemente
famose bombe atomiche sulle citta' giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, ordino'
agli scienziati sovietici di fare tutto il possibile e soprattutto l'impossibile
affinche' anche l'Unione Sovietica potesse disporre della bomba atomica nel
minor tempo possibile.
Il divario venne colmato nel giro di 4 anni e dopo alcune sperimentazioni in
zone deserte dell'Urss, gia' dopo la morte di Stalin avvenuta nel marzo del
1953, il regime comunista sovietico ebbe la brillante idea di sperimentare la
bomba atomica durante un'esercitazione di guerra al fine di poter stabilire in
che modo le radiazioni avrebbero potuto influire sia sulle truppe d'attacco che
quelle di difesa. Fu cosi' che a 45.000 soldati ed ufficiali di 212 reparti
dell'Armata Rossa, ovviamente tenuti all'oscuro dei reali scopi
dell'esercitazione, venne ordinato a quattro mesi dall'esperimento, di
accamparsi nella zona circostante il poligono di Tozk, una piccola cittadina non
lontana dalla citta' di Orienburg nella zona meridionale della Russia, scelto
tra l'altro per la somiglianza dell'ambiente circostante a quello tipico
dell'Europa occidentale.
Gli abitanti delle zone limitrofe vennero evacuati a 50 chilometri dal poligono
e l'operazione fu affidata al famoso maresciallo Zhukov, ovviamente al riparo in
una casamatta blindata ad un paio di chilometri dall'epicentro, famoso non solo
per la presa di Berlino, ma anche e soprattutto per i disumani metodi da lui
usati durante la guerra, i piu' famosi dei quali l'utilizzo della fanteria lungo
i campi minati tedeschi per spianare la strada ai carri russi, nonche' l'ordine
da lui personalmente firmato che prevedeva la repressione dei familiari dei
soldati dell'Armata Rossa fatti prigionieri soprattutto a causa di errori da
parte dello Stato maggiore, da lui personalmente comandato.
E cosi' il 14 settembre 1954, alle ore 9,33, un aereo dell'aviazione sovietica
sgancio' la bomba atomica, chiamata "Tatianka", da un'altezza di 8000 metri. La
potenza devastante della bomba, secondo i dati attualmente in possesso degli
storici russi, era equivalente a 40 kiloton, cioe' almeno due volte superiore a
quelle americane sganciate su Hiroshima e Nagasaki. "Tatianka" esplose ad
un'altezza di 350 metri dal suolo, a 280 metri dal punto prefisso in partenza e
dopo circa cinque minuti dall'esplosione venne dato il segnale che decretava
l'inizio dell'operazione, con lo sfondo di un paesaggio completamente in fiamme
e devastato dalla potenza dell'esplosione. A circa 10 chilometri dall'epicentro
dello scoppio, dotati di semplice maschera a gas e con la totale assenza di
personale medico, i "difensori" avevano il compito di provare su di se' gli
effetti delle radiazioni nucleari nelle trincee da loro stessi in precedenza
scavate, mentre gli "attaccanti" dovevano attraversare l'epicentro dello scoppio
per poi prendere d'assalto le posizioni dei reparti di difesa, mentre in cielo,
aerei militari sovietici volavano in tutte le direzioni possibili attraverso e
intorno al fungo atomico. Pare che quel giorno il quantitativo di mezzi militari
usati, carri, aerei, mortai, cannoni, e di bombe e razzi fatti esplodere, fosse
addirittura superiore a quelli corrispondenti l'assalto a Berlino nel maggio del
1945.
Tre giorni dopo, il 17 settembre, l'organo ufficiale del partito comunista
sovietico, il giornale "Pravda", pubblico' la nota ufficiale della TASS relativa
all'esperimento nucleare su cittadini sovietici, che recitava: "In relazione ai
programmi di ricerca scientifica e ai lavori di sperimentazione, tre giorni fa
in Unione Sovietica e' stato sperimentato un nuovo tipo di bomba nucleare. I
risultati dell'esperimento sono altamente positivi e aiuteranno
considerevolmente gli scienziati e gli ingegneri sovietici a risolvere la
questione della difesa della nazione da attacchi nucleari". Sulle conseguenze
dell'esperimento nemmeno una parola. A proposito dell'esperimento nucleare, va
detto innanzitutto che i risultati furono contrassegnati dal timbro "segreto di
stato" e che tutte le 45.000 cavie umane furono costrette a firmare un documento
secondo il quale giuravano allo stato sovietico di non divulgare tale segreto
per i 25 anni a venire. Nemmeno i piu' stretti parenti di questi soldati ed
ufficiali sovietici avrebbero dovuto essere al corrente dell'accaduto. Inoltre,
gli archivi dell'ospedale della citta' di Tozk relativi al periodo 1954-1980
furono distrutti su ordine del partito comunista sovietico.
Ma veniamo alle conseguenze di questo terribile crimine disumano, partendo col
dire che i meteorologi sovietici dell'epoca, forse dopo avere un attimino
esagerato con la vodka, sbagliarono clamorosamente la direzione del vento
relativa al 14 settembre e la nube tossica non si diresse verso le aree
spopolate della zona, come da loro previsto, bensi' in direzione della zona di
Orienburg per poi spingersi in direzione della provincia di Krasnojarsk. Nemmeno
i documenti in possesso dei contemporanei storici russi sono in grado di
stabilire con esattezza quante possano essere le vittime di questa follia tra la
popolazione civile. Cio' che pero' si sa con esattezza e' che la terza
generazione di coloro i quali vissero in prima persona l'esperimento al poligono
di Tozk, nasce sprovvista delle cellule naturali che difendono l'organismo umano
dal cancro, per cui attualmente vive con una forte predisposizione alle malattie
cancerogene.
Sono in pochissimi gli abitanti della zona ad essere oggigiorno ancora in vita e
dalla corrispondenza dell'epoca conservata dai parenti traspare in ogni lettera
il dolore e l'impotenza nel vedere i propri cari morire nel fior fiore della
vita tra sofferenze atroci. In seguito all'esplosione nucleare nessuno dei
rappresentanti della popolazione civile fu sottoposto a controlli o visite
mediche. Tutti tiravano avanti come potevano, nella maggior parte dei casi
morendo a causa di malattie completamente sconosciute. Sintomatico e' il caso di
una donna della citta' di Kuibyschev (attualmente Samara), moglie di uno degli
ufficiali che prese parte diretta all'esercitazione nucleare: vedendo il proprio
marito spegnersi a fuoco lento tra immani sofferenze, decise di indagare in modo
autonomo al fine di fare luce sulla cause delle sue disgrazie. Fini' i suoi
giorni rinchiusa in un ospedale psichiatrico.
Anche i 45.000 militari che presero parte al disumano esperimento di stampo
criminale non furono sottoposti a controlli medici; il tutto venne
scrupolosamente occultato ed insabbiato dalle autorita' e agli stessi militari
all'epoca non venne rilasciato alcun tipo di documento che ne certificasse la
presenza diretta in occasione dell'esperimento atomico. Tutti avevano giurato
allo stato sovietico, sotto forma di documento firmato, che per almeno 25 anni
avrebbero mantenuto il piu' rigoroso silenzio sull'accaduto. Solamente con
l'inizio della perestroika, i pochi superstiti ricevettero i relativi
certificati grazie ai quali essi vennero messi sullo stesso piano dei superstiti
della sciagura nucleare di Chernobyl. Si calcola che su 45.000 soldati ed
ufficiali, attualmente quelli in vita siano non piu' di un paio di centinaia.
Tutti gli altri sono morti prematuramente a causa di infarti, ictus e varie
forme di cancro senza nemmeno poter fare ricorso all'aiuto dei medici a causa
del giuramento. I decessi di massa furono registrati in due precisi momenti: il
primo a distanza di 5-7 anni dall'accaduto, il secondo all'inizio degli anni
'90. Oggigiorno, tra le poche centinaia di superstiti, circa la meta' e' stata
riconosciuta invalida di prima e seconda categoria con malattie dell'apparato
cardiovascolare, forme di ipertonia ed arteriosclerosi cerebrale, malattie
dell'apparato digerente, nonche' svariate forme di tumori maligni in vari organi
del corpo.
A cinquant'anni esatti dal momento in cui 45.000 soldati ed almeno il doppio di
civili divennero ostaggi della follia nucleare sovietica, cioe' nel 1994,
all'interno del poligono di Tozk venne costruito un campanile, chiamato il
Campanile della Memoria, per rendere onore alle decine di migliaia di cittadini
sovietici vittime dell'ennesimo genocidio perpetrato dal regime comunista nei
confronti del popolo sovietico. Il suono delle campane ricorda il folle crimine
di stato, definito all'epoca dallo stesso regime criminale "impresa eroica",
esortando la gente a non compiere mai piu' in futuro "imprese eroiche" del
genere. Signori, una pagina inedita di cio' che ha rappresentato il comunismo
sovietico.
FONTE: Pravda.ru
1 Commenti:
Come si fa a commentare? Qualsiasi frase sarebbe superflua. Piuttosto, occorre dire che è giusto scrivere queste cose,è giusto ricordarle il più possibile, senza fare sconti a nessuno, visto anche il livello dell'informazione nostrana.
Romy
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