Intervento in Libano
Il Parlamento vota a favore dell'intervento militare della nostra Nazione in una
polveriera come la zona israelo-palestinese.
Come principio posso essere d'accordo solo che questi interventi sarebbe bene
farli quando nella tua nazione le cose filano a meraviglia.
In Italia abbiamo intere provincie dove l'acqua potabile è disponibile poche ore
al giorno, intere regioni dove il potere politico è detenuto da cosche mafiose,
interi comparti economici gestiti con il riciclaggio dei soldi sporchi e i
nostri politici cosa fanno?
Duemila/tremila uomini verranno mandati a fare peace-keeping in una
realtà dove la vita di una persona vale meno di quella di un animale.
Con quali benefici? E' stato già annunciato che la missione sarà pericolosa,
lunga, costosa. L'unico beneficio sarà per quelle facce di bronzo dei nostri
politicanti che avranno un'occasione in più per esibirsi alla televisione a
fianco dei grandi della terra di cui credono di far parte.
Ma questi soldati non potrebbero prima essere usati per risolvere i tanti
problemi che abbiamo in casa nostra?
Come sempre in Italia costruiamo il tetto della nostra casa prima delle fondamenta.
1 Commenti:
Purtroppo hai ragione. Ancora una volta, come sempre, saremo noi cittadini a dover pagare per mandare in Libano i nostri soldati. E non lo dico per mancanza di solidarietà verso la popolazione libanese, martoriata da questa carneficina, ma perché è un dato oggettivo: l'Italia non è in grado di affrontare un simile sforzo. Ma niente paura, ci penserà il Potere a reperire il denaro dalle nostre tasche ormai al collasso, attraverso le solite raffiche di aumenti a tappeto, di balzelli e di "manovrine" varie. Senza contare la missione in Iraq, che sta proseguendo tranquillamente al di là delle promesse elettorali, e il rifinanziamento per l'Afghanistan.
In sintesi: i governi cambiano affinché, in realtà, nulla cambi mai.
Romy
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