Pubblicità
Quando ero giovinetto tutti sapevamo che gli spot pubblicitari in TV erano
una finzione, riflesso di un mondo artificiale che i creativi ci presentavano
ricoperto di lustrini, belle ragazze, macchine da sogno.
Ora, non solo la TV spinge verso l'omologazione di questi clichés ma addirittura
lo spettatore sembra non capire più la differenza tra reale ed artificiale, anzi
i ragazzi di oggi vivono in una realtà virtuale che li porta a simulare questi
personaggi con il risultato di vivere in una vita di plastica, con rapporti di
plastica, vestiti di plastica, atteggiamenti di plastica.
E le istituzioni paiono non rendersene conto se è vero che già nel 2003 la
Regione Campania ha investito soldi dei contribuenti per finanziare una "Scuola
di Veline" ed addirittura la Cgil di Napoli la giustifica.
Poveri noi.
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