Luca Coscioni
E' morto ieri Luca Coscioni.
Luca Coscioni ha, tra le altre cose scritto:
*La mia malattia*
Ci sono malattie con le quali è possibile vivere. Altre con cui è possibile
convivere. Infine, ve ne sono alcune alle quali si può sopravvivere. La sclerosi
laterale amiotrofica non rientra in nessuna di queste tre categorie, è una
malattia che non lascia molto spazio di manovra e che può essere affrontata
soltanto sul piano della resistenza mentale. Se, infatti, ci si confronta con
essa sul piano fisico si è sconfitti in partenza. L'intelletto è l'unica risorsa
che può aiutarti. Per quanto riguarda gli esempi pratici, se ne facessi uno, il
lettore potrebbe apprezzarlo così come un cieco al quale è stato chiesto cosa
prova nel vedere un tramonto.
Ecco, vorrei che tutti i benpensanti si mettessero nei panni di malati come Luca Coscioni, per provare a capire come ci si possa sentire. Tutti questi moralisti che pontificano sulla immoralità dell'uso delle cellule staminali per la ricerca scientifica dovrebbero fare un bell'esame di coscienza.
Intanto concludo con l'editoriale di Jena de "LaStampa" che racchiude tutto in una frase:
Almeno
"Luca Coscioni è morto ma almeno gli embrioni congelati sono vivi."
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