La legge è uguale per tutti?

COSSIGA: I CARABINIERI CERCAVANO ARAFAT, LO OSPITAI (ANSA) - ROMA, 5 NOV
- ''I carabinieri lo cercavano per tutta Roma e lui dormiva tranquillo negli appartamenti del presidente del Senato. Cioe' del sottoscritto''. Francesco Cossiga, intervistato dalla STAMPA, ricorda: ''Cose che succedono soltanto in Italia...''. Era una mattina di inizio estate del 1984 e di li' a poche ore avrebbe attraversato la citta' il corteo funebre di Enrico Berlinguer. E Yasser Arafat aveva voluto assolutamente essere presente. ''Il problema era che, a quel tempo, il leader dell'Olp era un ricercato, inseguito da un mandato di cattura del giudice Mastelloni per l'abbattimento dell'aereo militare Argo 16, e se avesse messo piede in Italia avrebbe dovuto essere arrestato. Percio', quando sbarco' a Ciampino, fu immediatamente prelevato e scortato dai Nocs della polizia fino a Palazzo Giustiniani, dove si riposo' assieme ai suoi. I carabinieri arrivarono all'areoporto, guarda caso, con dieci minuti di ritardo. E cosi', piu' tardi, Arafat pote' partecipare ai funerali di Berlinguer fianco a fianco con leader di partito e rappresentanti delle istituzioni. E sempre scortato dai Nocs''.
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Ma la legge italiana non era uguale per tutti?
Qui un ex presidente della nostra povera repubblica quasi si vanta di aver protetto un RICERCATO dalla giustizia italiana. Ma dove viviamo?
L'avesse fatto un comune Pinco Pallo, sarebbe ancora sottochiave in attesa di giudizio.

Questo è solo un esempio di come la classe politica italiana abbia perso il contatto con la realtà. Forse è proprio vero che i nostri politicanti, in un delirio di onnipotenza (che dura ormai da troppo tempo) credono di essere al di sopra della Legge, ed in concreto purtroppo lo sono.
Vergogna.

Cuca