Crisi del cinema?

Si parla spesso della crisi del cinema e vengono spesso incolpati quei terribili pirati che scaricano i films da internet nel buio della loro cantina per rubare i soldi a quei bravi ragazzi delle major ed ai gestori delle sale.
Ecco una notizia a proposito:
Cinema.
Il crollo delle presenze davanti ai botteghini preoccupa gli esercenti dell'Anec, l'Associazione dei proprietari e gestori di cinema. Nel 2003 le sale italiane "hanno perso due milioni di spettatori", con un calo del 2,3% rispetto al 2002 quando si erano messi in coda per un biglietto, circa 89 milioni di persone. Un dato allarmante soprattutto se si considera che il numero delle sale cinematografiche nel 2003 è cresciuto.
In calo anche gli incassi: da 525 a 523 milioni di euro nell'anno. E la situazione non è rosea neanche nel 2004. Unica - magra - consolazione il dato relativo agli altri paesi dell'Ue: il numero degli spettatori è infatti sceso in misura sensibilmente maggiore in Francia (-5,5%), in Spagna (-8,5%), in Germania (-9%) e in Gran Bretagna (-5%).
Fonte La Repubblica

Poi però leggi questa notizia e ti accorgi che forse sti bravi ragazzi sono un pochino esosi:
CINEMA
Nel 1960 il costo di un biglietto per andare al cinema era di 160 lire: in euro sono meno di 10 centesimi, che moltiplicati per il coefficiente Istat di rivalutazione si traducono in un euro e ottanta centesimi, ovvero un terzo di quello che si spende in media oggi. Ma al tempo stesso il numero degli spettatori è calato dai 740 milioni del 1960 (il numero fa riferimento ai biglietti venduti) ai 240 milioni del 1980, fino ai 105 milioni del 2003 (dati Siae).
Fonte La Stampa

Quindi un biglietto del cinema, a seguire l'inflazione dovrebbe costare circa 1.80 Euro.
Come mai nella mia città costa 7.00 Euro?
Cuca